Gita a Bressanone

Dal 19 al 21 di gennaio siamo andati a visitare Bressanone; questa gita fa parte del progetto week end autonomie dell associazione incontriamoci.

Il sabato mattina abbiamo visitato alcuni monumenti storici tra cui il palazzo vescovile; una prima costruzione viene edificata nel 1295 come residenza dei signori della citta e in origine si trovava nella parte sud-occidentale delle mura.

Nel 1595 il cardinale Andrea D austria principe vescovo di Bressanone Inizio il grande cantiere di ristrutturazione per trasformarla in una lussuosa residenza.

alla sua morte il suo successore  Christoph Andreas von Spaur  porto avanti i lavori ma non riuscì a terminare i lavori.

Nel 1710 il vescovo Kaspar Ignaz von Künigl zu Ehrenburg introdusse delle modifiche barocche.

Il palazzo fu residenza dei principi-vescovi di Bressanone fino al 1973 dal 1976 e sede del museo diocesano.

In questo palazzo si esibì anche Wolfgang Amadeus Mozart.

Cortile Interno

Esso e incentrato su un grande cortile chiuso strutturato in quattro ali e in tre piani ; quelle centrali e meridionali presentano un loggiato a tre arcate mentre le altre due risultano barocche.

sulle tre arcate sono poste 44 statuette in terracotta che raffigurano tutta la famiglia degli Asburgo e sono state scolpite nel 1600 dallo scultore  Hans Reichle[2].

All suo interno viene realizzata nel 1606 la cancelleria aulica dove si trovano il tavolo e le sedie, differenti nella forma le une dalle altre per indicare l’ordine gerarchico dei singoli componenti.

Nell’anticamera, sopra il rivestimento in cirmolo, si trova un importante fregio pittorico raffigurante gli stemmi dei componenti del Consiglio dal 1543 al 1791.

Appartamenti principeschi

Dal 1976 ospitano il Museo Diocesano della città. L’appartamento vescovile occupa gli ambienti sud e sud-ovest del secondo piano del palazzo per volere del principe vescovo Kaspar Ignaz von Künigl zu Ehrenburg, il quale fece anche realizzare l’appartamento imperiale.
Dal 1710 quest’ala del palazzo venne ripetutamente modificata a seconda delle esigenze e per questo motivo non è rimasto granché del mobilio e dell’arredamento originale.

Nelle sale dei ricevimenti e del cameriere sono esposti diversi ritratti di prelati e principi vescovi, mentre nel locale di ricreazione, poi studio privato del vescovo, è conservata una preziosa stufa in maiolica, realizzata nel 1546 da Bartlmä Dill Riemenschneider, con formelle dipinte raffiguranti la storia di Giasone e Medea.

Appartamento imperiale

Dal Medioevo in poi, gli imperatori tedeschi, scendendo in Italia, si facevano ospitare dai vescovi di Bressanone, principi del loro regno. Già nel precedente palazzo, nell’angolo di sud-ovest, era presenti locali riservati esclusivamente all’imperatore ed al suo seguito.

Tra il 1707 e il 1711, il principe vescovo Kaspar Ignaz conte di Künigl avviò un importante cantiere di ammodernamento del secondo piano dell’ala ovest del palazzo vescovile al fine di realizzare adeguati ambienti per le visite dell’imperatore. L’appartamento imperiale è composto da una sala di ricevimento, una piccola anticamera, una sala da pranzo, un soggiorno ed un salottino cinese. Questi ambienti presentano una decorazione ad affresco, a stucco ed una pregiata tappezzeria veneziana in seta. In due salette dell’ala imperiale sono esposte la preziosa argenteria da tavola, proveniente da Asburgo, e una ricca collezione di porcellane di manifattura imperiale della corte di Vienna, acquistate appositamente per l’arrivo di Maria Teresa d’Austria nel 1765.

Cappella

Vero e proprio gioiello del primo Settecento, la cappella aulica, intitolata all’Immacolata Concezione, è ubicata nell’ala ovest del palazzo vescovile ed è parte integrante del percorso museale.
Ristrutturata nel 1707 per volere del principe vescovo Kaspar Ignaz conte di Künigl, la cappella custodisce al proprio interno, sulla volta, luminosi affreschi del pittore austriaco Kaspar Waldmann e quattro interessanti tavole, raffiguranti scene della vita di Maria, del medesimo artista. L’altare maggiore è opera di Cristoforo Benedetti, la decorazione in stucco di Bernardo Pasquale, mentre la pala d’altare è opera di Johann Georg Dominikus Graßmair.

Nel pomeriggio abbiamo visitato il Duomo

Costruzione e rifacimenti

La prima traccia che si ha del Duomo è posta attorno al X secolo, quando era una chiesa in stile ottoniano, andata però distrutta nel 1174, a seguito di un incendio.

Successivamente sopra i resti della chiesa distrutta, fu eretto il duomo, in stile romanico. Esso fu realizzato a croce latina con tre navate, tre absidi e 2 campanili, mentre sotto la chiesa era la cripta. All’epoca del vescovo e cardinale Nicolò Cusano (14501464) si realizzò un’abside gotica. Anche questo edificio però andò distrutto in un incendio nel 1234. Nelle tre absidi c’erano degli altari in onore dei santi Pietro, Cassiano ed Ingenuino. Le reliquie di San Ingenuino furono traslate da Sabiona a Bressanone nel 963 e quelle di san Cassiano nel 991. Questo significa che Bressanone diventò quello che era una volta Sabiona.

Più tardi, tra il 1745 ed il 1754, venne rimaneggiato in stile barocco ed è quello che è visibile ai nostri giorni. La sua consacrazione avvenne nel 1758. Vari furono gli architetti che si susseguirono nella messa in opera: Teodoro Benedetti di Mori, Giuseppe Delai di Bolzano, Stephan Foeger di Innsbruck, nonché i sacerdoti Franz Penz e Georg Tangl. Le nove pale dell’altare sono opere di grandi pittori: Cignaroli, Linder, Schöpf, Troger e Unterperger. La volta fu decorata a stucchi negli anni 189497 e nel 198586 tutto l’edificio sacro fu restaurato e rimesso a nuovo.

Dal 1950 il duomo è anche basilica minore.[1] Per questo sopra l’ingresso principale spicca lo stemma del papa regnante. Mentre il primo duomo era dedicato a San Pietro, quello attuale è intitolato a Maria Assunta in cielo.

Nel 200102 il duomo e i campanili ebbero una nuova copertura: 85.000 tegole a smalto; attualmente si può notare la particolare brillantezza del tetto.

Alla fine del 2009, nell’atrio del duomo sono stati posti tre scudi stemmati, raffiguranti gli stemmi di tre papi: Damaso IIPio VI e Benedetto XVI. I tre scudi realizzati dallo scultore Markus Gasser, rappresentano i papi che hanno avuto qualche tipo di rapporto con la città vescovile.

La cripta del duomo romanico e gotico fu colmata durante la costruzione dell’edificio barocco.

Il committente

Committente del Duomo attuale fu il principe-vescovo Kaspar Ignaz von Künigl (17021747). Già attorno al 1700 il Capitolo del duomo intendeva erigere una cattedrale barocca. Ma il giovane vescovo Künigl esclamò: “abbiamo cose più importanti da fare che costruire un duomo nuovo“. Visite pastorali con amministrazione di cresime, ripetute missioni al popolo in tutta la diocesi ed istituzione di nuovi posti di cura d’anime erano per lui le tre grandi priorità operative. Ultimate le visite pastorali, le missioni al popolo e l’istituzione di 73 cure d’anime nonché di 20 benefici per primissari, il vescovo disse: “Ora costruiamo il duomo. Deve assomigliare al grandioso salone, ad un autentico atrio del cielo. La sua caratteristica non sia lo stucco lustro, bensì marmo“.

Il vescovo morì durante la costruzione del duomo e nel suo testamento lasciò scritto: “Il mio corpo al duomo di Bressanone, ma il mio cuore a St. Jakob di Innsbruck presso la Madonna del Cranach, perché lì ho appreso ad amare Maria“. Infatti il suo cuore fu portato ad Innsbruck, dove tuttora si trova: accanto al delebre dipinto della Madonna dell’Aiuto di Lukas Cranach.

La cattedrale oggi

Oggi il vescovo si è trasferito a Bolzano, ma ritorna nella cattedrale per presiedere l’eucaristia nelle maggiori solennità e in occasioni particolari, quali il giovedì santo, dove consacra gli oli utilizzati per l’amministrazione del battesimo, della cresima, dell’unzione degli infermi, per l’ordinazione di vescovi e presbiteri, nonché per la dedicazione di chiese e altari e la benedizione delle campane.

Altre funzioni alle quali il vescovo partecipa, sono: la Veglia Pasquale, dove lui stesso amministra il battesimo, la Pentecoste, dove amministra la Cresima e la festa dei santi Pietro e Paolo, dove ordina i nuovi sacerdoti.

Il vescovo Wilhelm Emil Egger è stato consacrato qui nel 1986, così come il vescovo Karl Golser nel 2009 e il vescovo Ivo Muser nel 2011.

Nel duomo si conservano e venerano le reliquie dei santi patroni diocesani Cassiano, Virgilio, Ingenuino ed Albuino, festeggiati con un’apposita solennità liturgica.

Nel duomo sono sepolti tutti i 14 vescovi defunti dopo l’erezione del duomo barocco e se ne celebra la memoria. A loro e alla lor epoca fanno riferimento anche i monumenti lungo i pilastri e le scritte sul pavimento transetto.

Il grande portale sta ad indicare che qui avviene l’accesso alla Gerusalemme celeste, la “porta dei cieli”. L’ottagono nel transetto è un’immagine della nuova vita, della comunità dei credenti della Gerusalemme celeste.

Interno

Sulle volte della cattedrale si possono osservare affreschi di Paul Troger, uno dei più importanti pittori barocchi dell’Alto Adige, Gli affreschi occupano una superficie di 200 m² sulla navata principale. Le pareti sono rivestite con ben 33 tipi di marmo diversi.

Gli affreschi

Nella pala dell’altare maggiore Michelangelo Unterperger ha raffigurato il Transito di Maria fra Apostoli e pie donne. Dall’alto entra una luce paradisiaca, e schiere angeliche si librano in volo pronte ad accompagnare Maria in cielo.

Nell’affresco di Paul Troger sopra il presbiterio Cristo accoglie Maria in cielo. Il grandioso affresco del Troger nella volta della navata (più di 250 m², con oltre 200 figure) ci permette di spingere lo sguardo nella maestosità del cielo.

Sopra la cantoria è raffigurato un concerto angelico.

Nel transetto di sinistra il patrono diocesano San Cassiano è raffigurato come maestro, martire e missionario a Sabiona, la prima sede vescovile nella “terra dei monti”. Nel grande affresco della volta anche lui, con i santi vescovi Ingenuino, Albuino ed Artmanno, si incamminanio verso il cielo.

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